100 Yen Love: la recensione

100 Yen Love film pugilato

Il pugilato, si sa, di vite ne ha salvate tante. Nel cinema come nella realtà. Perché il male fisico corrisponde al bene dell’anima. I lividi al riscatto personale agli occhi della società e della famiglia. 100 Yen Love, diretto da Take Masaharu e interpretato da Ando Sakura, si inserisce perfettamente in questo filone assai rodato.

Scelto dal Giappone per concorrere come Miglior film straniero alle selezioni degli Oscar 2016, 100 Yen Love è un film coraggioso poiché è l’esatto contrario del film mainstream. Un film indipendente fin nel midollo, che sa trasformare in suo punto di forza la ricorrenza a immagini spesso poco pulite e grezze nella “confezione”.

Ando Sakura interpreta Ichika, una ragazza di 32 anni che vive ancora con i genitori, una bambocciona nullafacente che passa le giornate a giocare coi videogames e a schiacciare pisolini. Dopo una lite con la sorella, Ichika decide di dare uno strappo deciso alla sua vita: vivere da sola e trovarsi un lavoro. Trova un impiego nel turno di notte in un 100 Yen shop. Qui s’imbatte in una serie di personaggi falliti e soli come lei. Ma per non fare la loro fine, trova nel pugilato la via di fuga e di rinascita che la porterà ad una radicale trasformazione sia fisica che interiore.

100 Yen Love non è un film facile, e non è neppure privo di svariati punti deboli. Un film che non tiene sempre alta la guardia, anzi più volte si adagia nel ripetitività di alcune sequenze. Nonostante questo, è un film che sa soddisfare lo spettatore che ha la pazienza di aspettare. Perché la seconda parte è un crescendo. Se la prima fa lo sporco lavoro di introdurre e descrivere i personaggi e una situazione familiare e personale di certo non idilliache, il “secondo tempo” sblocca il film proprio come si sblocca il carattere della protagonista. Lei si riscatta così come il film sa agguantare la propria rivincita rispetto alla prima parte.

100 Yen corrispondono a circa 1 euro nostro. Ecco, Ichika a sorpresa scopre di valere qualcosa di più, senza dubbio più di quello che la famiglia le ha sempre fatto credere. E anche 100 Yen Love vale di più di una misera monetina persa nella tasca dei pantalon(cin)i…

100 Yen Love: la recensione ultima modifica: 2016-05-25T18:41:00+02:00 da Tommaso Tronconi

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