Recensione #Alive di Cho Il-hyung, disponibile su Netflix.
Dopo Train to Busan e la serie Kingdom, il cinema coreano è diventato un assoluto punto di riferimento e di non ritorno in tema di zombie movie. L’asticella è stata alzata a dei livelli, estetici e di contaminazione col genere action, che d’ora in poi sarebbe assolutamente da miopi non tenere presenti. Su questa via ben tracciata s’inserisce #Alive di Cho Il-hyung, disponibile su Netflix, che è esattamente quello che si propone d’essere: un buonissimo film d’intrattenimento. Zombie movie e survival movie sono le due solide gambe su cui si struttura, garantendo allo spettatore un alto tasso d’adrenalina.
La trama è semplice ma efficace: mentre fuori la gente si trasforma in zombie affamati e scatenati a causa di un virus non ben identificato, un giovane deve far di tutto per non farli entrare in casa. Dopo giorni di solitudine, si accorge che nel palazzo di fronte c’è un altro sopravvissuto, una ragazza, e decidono di unire le forze per salvarsi.
Come dichiara il titolo, #Alive è una pura storia di sopravvivenza in una situazione da fine del mondo. La regia, come sempre in questi casi ben sostenuta da una colonna sonora che pompa i toni, galoppa con vigore il genere action condito da creature originarie dei film dell’orrore (gli zombie), e ci regala una buona dose di divertimento. Certo, alla lunga far girare (a vuoto) la ruota del survival movie non è facile, e Cho Il-hyung lo capisce nel momento in cui inserisce il personaggio di un terzo sopravvissuto, la cui moglie, già divenuta zombie, è stata incatenata e imprigionata in una stanza, nella vana speranza che possa rinsavire. La trovata, a dir il vero, ha il fiato corto e lascia il tempo che trova, anche se è un apprezzabile il tentativo di “articolare” un plot che rischia di sgonfiarsi dopo la prima mezz’ora.
Molto bello il finale (la sequenza sul tetto del palazzo), molto americano, capace di donare una chiusura in grande stile ad un film che, al netto della sua buona riuscita, non può che finire nel calderone dei già tanti film made in Korea dedicati agli amatissimi non-morti.