Festival di Cannes 2017: tanta Corea del Sud e Giappone

festival di cannes 2017

Una vera e propria pioggia di film orientali al Festival di Cannes 2017 (giunto alla sua 70esima edizione). Tanti film coreani e giapponesi sparsi nelle varie sezioni della kermesse, tra competizione e non. C’è solo l’imbarazzo della scelta, tra assoluti maestri e giovani registi rampanti. Ma vediamo nel dettaglio.

In Concorso troviamo l’affermata e bravissima regista giapponese Naomi Kawase con Hikari (Radiance) e due grandi registi coreani: Hong Sangsoo con Geu-Hu (The Day After) e Bong Joon-Ho con l’attesissimo Okja.

Nella sezione “Special Screenings” del Festival di Cannes 2017 domina invece incontrastata la Corea del Sud con un ulteriore film del prolifico Hong Sangsoo, Keul-Le-Eo-Ui Ka-Me-La (Clair’s camera) e due opere “elette” per la proiezione di mezzanotte: Ak-Nyeo (The Villainess) di Jung Byung-Gil e Bulhandang (The Merciless) di Byun Sung-Hyun.

Fuori concorso, invece, troviamo un maestro del cinema giapponese, Takashi Miike, con Mugen Non Junio (Blade for the Immortal). Ma il Giappone spicca anche nella lista di Un certain regard con Sanpo Suru Shinryakusha (Before We Vanish) di Kurosawa Kiyoshi.

Cina non pervenuta.
Insomma, rispetto allo scorso anno, il Festival di Cannes 2017 si è rifatto in merito alla presenza di film orientali, che nel 2016 erano molti meno. Che ci sia un rinnovato interesse di Cannes per il mercato cinematografico orientale? Forse anche per mettere i bastoni tra le ruote al prossimo Festival di Venezia?

Festival di Cannes 2017: tanta Corea del Sud e Giappone ultima modifica: 2017-04-13T13:12:58+02:00 da Tommaso Tronconi

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