Lussuria – Seduzione e tradimento di Ang Lee, Leone d’Oro al Festival di Venezia 2007, è un grande film, e solo all’apparenza lussurioso.
Lussuria – Seduzione e tradimento: lussuria di libertà, di sesso, di potere, del cuore sulla mente. Perché ingannevole è il cuore più di ogni cosa. Queste le molteplici facce indossate da quel vizio capitale colpevole di condurci all’esagerazione, al piacere più disordinato, all’abbandono incontrollato.
Durata che sfonda le 2 ore e mezza, scene di sesso e violenza esplicite che fecero gridare allo scandalo, scenografie, costumi e una ricostruzione storica degli anni Quaranta d’estrema meticolosità e raffinatezza. Ma Ang Lee non fa della lussuria il punto di forza del suo film, poiché abile nell’evitare che il “tanto” (s)cada nel “troppo”. Ang Lee indaga con profondità le ragioni, le azioni, le reazioni e i sentimenti dei suoi personaggi, e non solo dei due protagonisti. La mise-en-scène storica e ambientale corrisponde a quella spirituale e psicologica di ciascuno dei characters perfettamente forgiati da Lee, che riesce nello scandagliare e sezionare un sentimento divoratore nelle sue molteplici maschere. Il risultato è un film di spionaggio che splende e risplende per omogeneità e rigore.
Spionaggio e infiltrazione messi in primis in atto da Wang Jiazhi, giovane donna militante nella resistenza cinese, nel sedurre (ma non abbandonare) l’inarrivabile e impermeabile Mr. Yee, potente politico collaborazionista col governo d’occupazione giapponese, col fine di condurlo ad un’imboscata (forse) mortale. Ma lo spionaggio e l’infiltrazione sono anche quelli di una donna nelle brame di un uomo, nonché di un uomo nel corpo di una donna. La violenza di Mr. Yee ai danni della ragazza è quel potere che tutto ottiene senza chiedere permesso, e l’effrazione al corpo femminile è metaforicamente l’azione indebita del governo giapponese ai danni della Cina popolare. Ma alla sensuale e brusca seduzione corrisponderà un tradimento, per di più doppio e trasformista.
Con Lussuria – Seduzione e tradimento Ang Lee realizza quindi un film che brilla a 360 gradi (regia, recitazione degli attori, fotografia, montaggio). La macchina da presa danza con incisività e leggiadria, accentuando la grazia di un film che, impomatato ed elegante, s’ammanta di rara e lussuriosa bellezza estetica e tematica.
Guarda uno dei più bei monologhi di Lussuria – Seduzione e tradimento: