Recalled di Seo Yoo-min: recensione film

recalled film coreano

Recensione del film coreano Recalled di Seo Yoo-min.

Scritta da Pietro Braccio.

La memoria, si sa, può fare brutti scherzi. Può tendere tranelli insidiosi, nei quali cascare senza possibilità di ritorno, ma può anche farci credere come reale ciò che reale non è. A maggior ragione se ciò che vediamo per un attimo materializzarsi di fronte ai nostri occhi ha tutte le fattezze di un flash forward, di un futuro prossimo sul quale non sappiamo quali margine d’azione abbiamo.

Recalled di Seo Yoo-min ruota tutto intorno agli enigmi della mente. La protagonista Soo-jin si risveglia dopo un brutto incidente e non ricorda più nulla, ma ha il “potere” di vedere il futuro, o almeno così sembra. Recalled mischia mystery e thriller restando sempre in bilico tra realtà e immaginazione, dove tutto è doppio, dove ogni cosa può essere del tutto falsa o doppiamente vera.

La regista Seo Yoo-min dirige con polso fermo. La tensione non sempre rimane costante, ma sulla lunga durata tiene l’attenzione dello spettatore, sciogliendo i nodi più interessanti solo nell’ultima manciata di minuti. Chi è davvero Soo-Jin? E chi sono i due uomini nella sua foto di nozze?
Recalled stupisce proprio per il piglio tenace sposato dalla regista. Lo sguardo femminile cede totalmente il passo ad una ricerca della suspense che, pur con qualche affaticamento, arriva dritta allo spettatore.

Recalled quindi, nel complesso, funziona anche grazie ai suoi tre interpreti principali che con decisione danno una spinta importante ad una sceneggiatura che ha del coraggioso ma che rischia di andare fuori strada più volte.

Recalled di Seo Yoo-min: recensione film ultima modifica: 2021-06-20T16:01:18+02:00 da Tommaso Tronconi

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