Seoul Station di Yeon Sang-ho: zombie più morti che vivi

film coreano seoul station

Un film d’animazione come prequel di un’opera di fiction. È il caso di Seoul Station di Yeon Sang-ho, che anticipa e introduce Train to Busan, fenomenale zombie movie diretto dallo stesso regista di cui abbiamo già parlato in un altro post. L’animazione prima della fiction, cosa che, sui generis, ha qualcosa sia del concetto di live action sia di story board. Seoul Station ha quindi già molto per suscitare curiosità. Una curiosità che però rimane un po’ insoddisfatta dal risultato complessivo del prodotto.

Seoul Station, con un’animazione di altissima fattura, soprattutto per quanto riguarda il lato scenografico, è opera dello stesso regista di The Fake e The King of Pigs, che già avevano dato una bella botta al concetto di animazione. Anche con Seoul Station siamo di fronte ad un film d’animazione rivolto per lo più ad un pubblico adulto. Tre film, di matrice coreana, che danno un importante contributo in merito all’emancipazione del concetto di animazione rispetto all’usuale target di pubblico (quello dei bambini e dei ragazzi). Inoltre, gli zombie in un film d’animazione non si erano mai visti prima.

Seoul Station, però, inciampa in una sceneggiatura un po’ esile, che fa leva più su situazioni e atmosfere che non su azioni di carattere narrativo. Narrazione che a sua volta non trae respiro dallo stentato e affaticato ritmo di tutto il film, che si trascina un po’ ansimante (proprio come uno zombie) sino al finale. Pensando quindi al sequel, sorprende vedere come il regista Yeon Sang-ho, in un certo senso all’esordio di fiction con Train to Busan, si sia stranamente trovato più a proprio agio con attori (e zombie) in carne e ossa che non con creature animate. Train to Busan è un vero treno in corsa, adrenalinico, energico, che diverte e rilancia più volte la vicenda senza sciuparsi sul finale. Seoul Station è un po’ il contrario: rimane generalmente piatto e un po’ impersonale. Peccato…

Seoul Station di Yeon Sang-ho: zombie più morti che vivi ultima modifica: 2017-04-14T15:43:53+02:00 da Tommaso Tronconi

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