Stonewalling di Huang Ji e Ryuji Otsuka: recensione film

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Recensione di Stonewalling di Huang Ji e Ryuji Otsuka.

Scritta da Vanessa Forte.

In concorso alle Giornate degli Autori di Venezia 79, Stonewalling è l’ultima fatica cinematografica della coppia sino-nipponica composta dai coniugi Huang Ji e Ryuji Otsuka, ultimo film di una trilogia incentrata sullo “sviluppo” di una giovane donna.

La bella Lynn (Honggui Yao) si è trasferita in una delle metropoli diventate fulcro della Cina moderna per fare l’assistente di volo. Qui, mentre è impegnata a raggiungere i suoi obiettivi di vita, scopre di aspettare un bambino, cosa questa che potrebbe minare sul nascere tutti i suoi progetti. Decide perciò di tornare al paese natio dai suoi genitori (interpretati dai genitori del regista Huang Ji, Xiaoxiong Huang e Zilong Xiao), gestori di una clinica di medicina tradizionale. Qui scopre la madre impelagata in uno schema di marketing piramidale nell’ansia di ripagare una donna il cui bambino è nato morto a causa di una sua negligenza. Per risolvere la situazione Lynn pensa di offrire il proprio bambino come saldo del debito.

Girato con la stessa giovane attrice non professionista già vista nelle due opere precedenti, Stonewalling è un film di formazione volutamente elegante, algido e affilato come una lama di ghiaccio. È così, mantenendo le distanze e documentando gli avvenimenti, che i due registi soddisfano l’intento di accendere un faro su come le nuove generazioni affrontano i propri problemi, sposando sempre una prospettiva economica e sacrificando così emozioni e valori familiari. È dunque un ritratto non solo di un singolo ma di un’intera società, dato che questo atteggiamento apatico e amorale caratterizza i modelli comportamentali della “nuova” Cina, dove un bambino può essere un problema da cui però è possibile trarre un vantaggio economico. I due registi mostrano dunque un Paese che ha cresciuto i suoi giovani insegnando loro ad affrontare al massimo le sfide professionali ma fuggendo davanti a quelle personali che la vita ci pone davanti.

Stonewalling non è quindi solo un film di formazione ma anche di dissenso, che richiama le coscienze della Cina contemporanea a correggere la rotta nella consapevolezza di quanto la società influenzi il comportamento dei singoli. Per questo l’individuo diventa uno dei tanti elementi che occupano la scena, un automa che sopravvive giorno dopo giorno senza alcun segno di positività o di possibile riscatto.

Stonewalling di Huang Ji e Ryuji Otsuka: recensione film ultima modifica: 2022-09-20T17:42:07+02:00 da Tommaso Tronconi

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