Survival family (Sabaibaru Famiri) di Shinobu Yaguchi: la recensione

Survival family - Sabaibaru Famiri

Recensione del film Survival family (Sabaibaru Famiri) di Shinobu Yaguchi.

Scritta da Pietro Braccio.

Può l’istituzione più antica del mondo sopravvivere alla fine del mondo? La famiglia è messa alla prova da uno scenario apocalittico in cui la civiltà è stata messa all’angolo da un inspiegabile blackout mondiale. Senza elettricità, nulla funziona più, e gli uomini sono costretti a scendere a patti con la propria indole più nascosta per procacciarsi da vivere.

Survival family (Sabaibaru Famiri) è una commedia di grande intelligenza e simpatia, che sa sposare bene i toni da comedy con un mood da film catastrofico. Visto con gli occhi di oggi, in piena emergenza planetaria da Coronavirus, il film diretto dal giapponese Shinobu Yaguchi fa ancora più effetto e fa ancora più riflettere. Molte circostanze, dietro la risata, nascondono un retrogusto amaro, che ci colpisce nel vivo, portandoci a immedesimarci nei protagonisti e in uno status quo, dove la fiction ha ceduto il passo alla realtà, che ora ci (ap)pare meno inverosimile rispetto a qualche anno fa.

Survival family (Sabaibaru Famiri) eleva il tono medio della commedia giapponese, da sempre imbrigliata dietro personaggi che fanno del proprio lato più ridicolo l’assoluto (e volontario) padrone della scena. Il film di Shinobu Yaguchi, invece, non cede all’inutile tentazione di farci divertire colpendo le emozioni più superficiali, ma trivella più a fondo nell’animo dei suoi characters e di rimbalzo nel nostro, accendendo più di una lampadina nella nostra testa a fronte della mancata elettricità che è motore di tutta la vicenda del film.

Insomma, Survival family (Sabaibaru Famiri) è un buon film che merita di essere visto per tornare a riflettere su ciò che siamo diventati e su dove possiamo andare come specie umana, riportando  al centro l’uomo in quanto persona e non numero sperduto nella folla del mondo.

Survival family (Sabaibaru Famiri) di Shinobu Yaguchi: la recensione ultima modifica: 2020-05-22T13:27:29+02:00 da Tommaso Tronconi

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